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LOLA (TERZA PARTE iii)

Tema en 'Prosa: Torre de Babel de Prosa' comenzado por huellas, 4 de Abril de 2011. Respuestas: 4 | Visitas: 1541

  1. huellas

    huellas Poeta adicto al portal

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    Non parlavamo molto perchè io arrivavo tardi e stanca dal lavoro, però sempre c’era qualcosa da raccontare, ci dicevamo le cose con chiarezza, Lei aveva un atteggiamento di nobiltà ed era una donna progressista. Una notte, prima di andare a letto mi disse con un sorriso intrigante e un po` strano
    - Oggi è il giorno
    - Il giorno? , chiesi Io socchiudendo con sorpresa gli occhi mentre giravo la testa molto incuriosita
    Lei si alzò piano piano, come al solito, lasció la sigaretta ancora accesa nel portacenere e mi fece un segno in modo che la seguissi. La luce della T.V illuminava tutta la stanza e come se fossimo pronte a fare una rapina, la inseguì il più segretamente possibile. Dalla tasca di destra tiró fuori una gande e antica chiave, tipo castello, mi guardò con curiosità come aspettando una domanda, invece Io, soltanto la guardavo. Magari un po´ delusa, si girò e, mi mostró la porta che era sempre chiusa, girò la chiave, fece una pausa e si addentrò come 007 in persona. Intanto io rimasi nel vano della portaaspettando un segnale, era tutto scuro e tenebroso, potevo solo vedere I suoi capelli argentei e spettinati, quindi, all´improvviso si voltò bruscamente, accese la luce e cosí vidi i suoi occhi che mi fissavano particolarmente attenti per non perdere dettaglio della mia faccia, credo. Guardai velocemente la stanza però i suoi occhi aperti, mi chiamavano come ipnotizzandomi, aspettai e, come un ente soprannaturale , con la faccia tutta illuminata mi disse –Questa è la mia cappella-
    Non avrei mai sospettato niente del genere. Tutta la parete di destra stava coperta di due grandissimi portelli da legno meticolosamente lavorato. Mi colpì il dettaglio di ciascuna delle facce che lì si vedevano, sembravano demoni, avevano tanto la bocca come gli occhi aperti demoniacamente, per un´attimo immaginai che avevano la stessa espressione di Lola quando accese la luce. Di fronte a me, c’`era una grande finestra con delle persiane permanentemente abbassate. Quello che mi colpì di più, fu il busto di “San Mames” un altro…, non assomigliava molto a quello del soggiorno, questa figura scolpita in legno scuro, quasi nero, era simile a una Gargolladal naso appuntito e con lagola sporgente. Ebbi un sussulto quando lo vidi, mi guardava fisso come se la mia presenza avesse disturbato un sonno di anni. Lola sorrideva compiaciuta, -Non ti preocupare- disse - Non morde-, con precisione, pian piano, si diresse verso le porte di legno e con la stessa chiave che aveva aperto la stanza, peró allora, con due giri in più, mi permise di ammirare il tesoro più bello che io abbia mai visto in vita mia. Era la prima volta che vedevo una pala d´altare mobile. ......
     
    #1
  2. ranula

    ranula Poeta que considera el portal su segunda casa

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    Molto bene amica.
     
    #2
  3. el caminante37

    el caminante37 Poeta adicto al portal

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    Sto aspettando il finale con molta illusione, beci amica
     
    #3
  4. huellas

    huellas Poeta adicto al portal

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    Grazie cara amica, credo que arriva il finale.

    Baci
     
    #4
  5. huellas

    huellas Poeta adicto al portal

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    Arriva... arriva....
    baci
     
    #5

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